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  • 13/05/2022

Acquisto casa: come calcolare le tasse

Quando si compra casa il primo pensiero riguarda la spesa prevista per l’immobile. Bisogna capire se l’investimento è sostenibile o meno, se il prezzo richiesto è congruo, se è il caso di richiedere un mutuo, ecc. Spesso però ci si dimentica che, una compravendita immobiliare ruota anche attorno a varie imposte. Ecco una panoramica su come calcolare le tasse sulla casa.

Tasse prima e seconda casa

Prima di tutto, c’è una grossa differenza, negli importi, tra le imposte sulla prima casa e sulla seconda casa. L’acquirente di una prima casa usufruisce di numerose agevolazioni, a patto che sia una persona fisica, voglia destinare l’immobile a funzione residenziale, non stia comprando un bene “di lusso”, risieda nel comune in cui acquista casa.

Per chi non è in possesso di questi requisiti il bonus prima casa non è applicabile, così come per chi ha già usufruito del beneficio per un altro immobile nel territorio italiano e per chi possiede altri immobili ad uso abitativo nello stesso comune.

Tasse sulla casa: chi è il venditore?

Altro elemento di differenziazione in materia di imposte è costituito dalla tipologia di venditore dell’immobile: se è un privato, o una ditta edile responsabile della costruzione. Le tasse si distinguono in base a queste categorie di venditori:

  • la compravendita tra privati non è soggetta a IVA, ma vi è una imposta di registro;
  • se si acquista da una società si applica parallelamente l’IVA, ma la compravendita ha una imposta forfettaria e di ridotta dimensione.

Nel caso di acquisto tra privati, quindi, si applica l’imposta di registro: il 2% del valore in caso di prima casa, il 9% per la seconda casa. In caso di acquisto da impresa si applica l’IVA sul valore: 4% per la prima casa, 10% per la seconda casa. Le tasse, alla fine, vanno a equivalersi.

Fonte: Immobiliare.it

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